martedì 27 gennaio 2009

Ritrovate le basi dei monumenti del Quirinale e di Santa Maria Maggiore

Ritrovate le basi dei monumenti del Quirinale e di Santa Maria Maggiore
CARLO ALBERTO BUCCI
27 GENNAIO 2009, LA REPUBBLICA - ROMA

Gli obelischi di piazza Augusto Imperatore

Due grandi piastre di calcestruzzo Rinvenuta anche la punta di una delle stele

Le benne si sono fermate davanti a due grandi piastre di calcestruzzo gettate sotto i Flavi nel primo secolo dopo Cristo. Così gli archeologi hanno iniziato a scavare, e a saltare di gioia. Perché hanno capito di aver trovato finalmente il punto esatto in cui svettava l´obelisco che nel Cinquecento fu collocato alle spalle di Santa Maria Maggiore ma anche il posto preciso dove si ergeva il monolite gemello che dal Settecento fa compagnia ai Dioscuri sulla piazza del Quirinale. E di quest´ultimo Paola Virgili e la sua équipe hanno ritrovato persino la punta, spezzata durante il trasporto e da allora sepolta sotto alcuni metri terra. Insomma, ritorno all´antico per il Mausoleo di Augusto. E proprio nel momento in cui si lavora alla definizione della nuova piazza intitolata al condottiero che sconfisse Cleopatra e Marco Antonio nel 31 a. C. ad Azio.
Sarà presentato oggi all´auditorium dell´Ara Pacis - nell´ambito del convegno organizzato dal Comune Archeologia e città. Il Mausoleo e la valorizzazione di piazza Augusto Imperatore - l´importante ritrovamento delle due basi (otto metri per otto ciascuna) che svelano la posizione esatta dei due monoliti rispetto al sepolcro: circa trenta metri a sinistra e a destra dell´ingresso. Ci sono state però anche altre scoperte nel corso degli scavi iniziati nel settembre 2007, novità che ora porteranno Francesco Cellini a trasformare, come spiegherà oggi, il suo progetto definitivo di riqualificazione dell´area. L´architetto dovrà tenere presente, ad esempio, dell´abside in opera listata e degli altri ambienti di un edificio tardo antico, ancora da indagare, venuto alla luce alla base del palazzo del Ventennio che ospita il Collegio dei Croati. E dovrà anche inglobare la pavimentazione d´età imperiale riapparsa in più punti sotto il piano della nuova piazza.
Le gigantesche basi di calcestruzzo dei due obelischi, alti più di 14 metri, saranno invece musealizzate all´interno dell´Antiquarium che si intende costruire lungo l´anello che circonda la circonferenza del più grande sepolcro di Roma (diametro di 88 metri e 80, 30 metri d´altezza). Paola Virgili, l´archeologa della Sovrintendenza comunale che dirige i lavori e lo scavo, si appresta ora a mettere mano - dopo lo stop di tre mesi del cantiere a causa del maltempo - alle indagini all´interno del Mausoleo, scavato per primo dal suo maestro, Antonio Maria Colini. Ma intanto illustra l´ultima scoperta: «Ammiano Marcellino, nel IV secolo, ricorda che i due obelischi vennero eretti ai lati del Mausoleo dai successori di Augusto. Caduti a terra, se ne persero le tracce, fino al ritrovamento nel 1527 per opera di Baldassarre Peruzzi. Ma nulla si sapeva della posizione esatta dei due obelischi. Anche le ipotesi più recenti sono state ora corrette dal ritrovamento delle due basi: erano nascoste nel terrapieno che circonda il monumento».
Ancora interrate, le due fondamenta devono essere scavate del tutto. E segneranno un punto importante nella ricostruzione del luogo nell´antichità e nella definizione della nuova piazza. Nell´Antiquarium del futuro, insieme alle migliaia di marmi ritrovati nel Mausoleo e nelle 120 case demolite negli anni Trenta, saranno certamente esposti anche alcuni frammenti di granito rosa. «Sono la parti della punta dell´obelisco ora al Quirinale - spiega la Virgili - . L´abbiamo ritrovate più avanti rispetto alla base, nel luogo dove la punta andò in pezzi durante il trasporto organizzato ai tempi di Pio VI». È immaginabile che papa Braschi andò su tutte le furie per l´incidente di percorso. E l´obelisco venne issato nel 1786 davanti al palazzo papale sul Quirinale, con un puntale in bronzo che nasconde la parte perduta durante il trasloco.

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