lunedì 23 febbraio 2009

Luce ai Fori e la Colonna come nell'800

Luce ai Fori e la Colonna come nell'800
Paolo Brogi
Corriere della Sera (Roma) 23/02/2009

Rivoluzione nell'area di Traiano: si pedonalizza, spazio ai monumenti
L'anniversario di Roma produrrà l'illuminazione (con Acea e Illuminotecnica) di tutta l'area traianea
I Fori come non si sono mai visti. La Colonna Traiana nel suo splendore, come ai tempi di Valadier. La luce per immortalare il Foro Traiano. Ecco l'inizio di una rivoluzione per il cuore dell'«area centrale archeologica » che sta per scattare tra il 17 marzo e il 21 aprile, anniversario della nascita di Roma.
Da metà marzo cambia tutto intorno alla Colonna Traiana. L'area che copre attualmente il terreno interposto tra la Colonna Traiana e Palazzo Valentini sta per essere definitivamente modificata. Il Comune è infatti intervenuto su un solaio in calcestruzzo che fu gettato a copertura, nel 1932, dell'imponente emiciclo ottocentesco che il Valadier e Pietro Bianchi, su commissione di Papa Pio VII, costruirono intorno alla Colonna nel 1814. Con questo riassetto destinato a modificare strutturalmente la zona la Colonna sta per tornare a godere di una più ampia zona di rispetto che con un'ellisse arriverà fino a pochi metri da Palazzo Valentini, lasciando fuori una zona che sarà pedonalizzata. Torna così l'emiciclo napoleonico che era stato occultato dal Munoz negli anni '30.
Di là dall'emiciclo ci sono le domus ritrovate sotto Palazzo Valentini, un percorso affascinante che al momento non viene messo in comunicazione con l'area traianea. L'emiciclo ha riportato in luce una porta che immette dentro l'area di Palazzo Valentini, ma i piani rispettivi di calpestio sono differenti: quello di Palazzo Valentini è più alto. Si dovrà cercare una soluzione per rendere comunicanti le domus con la Colonna. Poco più in là c'è la via Alessandrina, da sbancare: il suo futuro è in mano a una commissione. Nell'area adiacente a Madonna di Loreto c'è infine il ritrovamento dello scalone imperiale rintracciato da poco nel corso degli scavi della metro C.
L'effetto più clamoroso scatterà il 21 aprile: quest'anno l'anniversario di Roma produrrà l'illuminazione (con Acea e Illuminotecnica) di tutta l'area traianea con la Colonna, la Basilica Ulpia e i suoi porticati, la grande trabeazione adiacente le tre colonne del secondo ordine della basilica. Il Campidoglio tiene molto a questo intervento che nasce all'insegna di una futura valorizzazione dell'intera area dei Fori. Si punta a superare la tradizionale distinzione tra area archeologica comunale e area statale. In più, con la luce, un'altra novità: si apriranno i sottopassi che permetteranno di passare sotto via dei Fori per andare da un'area all'altra.

Villa Borghese, allarme ruspe

Villa Borghese, allarme ruspe
LAURA MARI
LUNEDÌ, 23 FEBBRAIO 2009 LA REPUBBLICA - Roma

La denuncia degli Amici del parco: con il cantiere Valle dei Platani a rischio

"I lavori per la realizzazione del maxi acquedotto dei Parioli"

Le ruspe hanno iniziato a scavare a pochi metri da quello che è considerato come un vero e proprio santuario del verde. Nonostante le polemiche delle associazioni ambientaliste che nello scorso agosto avevano denunciato l´imminente inizio dei lavori di un cantiere dell´Acea destinato ad aprire enormi voragini nel cuore di Villa Borghese, da alcuni giorni gli operai dell´azienda hanno comunque cominciato a scavare in via dei Cavalli Marini, proprio a pochi metri di distanza dalla Valle dei Platani. Un´area che rappresenta uno dei patrimoni storici e naturalistici più importanti d´Europa, poiché conserva al suo interno platani piantati agli inizi del �600 da Savino da Montepulciano, il giardiniere del cardinale Borghese.
«La Valle dei Platani - spiega Michele Nancini, della direzione dell´associazione Amici di Villa Borghese - è uno degli ultimi esempi del paesaggio rurale seicentesco e pre-romano e per questo motivo è tutelata da tre leggi e varie convenzioni internazionali che proibiscono l´impiego di mezzi pesanti, e in primo luogo di bulldozer, al suo interno. Nonostante questo - prosegue Nancini - a sorpresa sono iniziati gli scavi dell´Acea per la realizzazione di un maxi-acquedotto destinato a servire il quartiere Parioli e dal progetto si evince che verranno scavate trincee di almeno un metro di larghezza e due metri di profondità».
Nel programma degli scavi previsti nel primo semestre del 2009 nel II Municipio e pubblicato sul sito della stessa amministrazione territoriale, risulta che nelle prossime settimane il cantiere dell´Acea per la realizzazione dell´acquedotto si estenderà anche su via del Giardino zoologico, piazzale dei Cavalli Marini, via Puccini, (nel tratto che parte da via Allegri) e viale Parioli (da via Stoppani a via Rossini). Nonostante ad agosto l´assessore capitolino all´Ambiente Fabio De Lillo avesse annunciato un confronto con le associazioni ambientaliste per valutare la possibilità di modificare il progetto («ma quel confronto - precisano dall´associazione Amici di Villa Borghese - non c´è mai stato») e in un´intervista a Repubblica l´architetto Alberta Campitelli, della Soprintendenza capitolina per le Ville Storiche, aveva definito gli scavi dell´Acea «una ferita enorme, ma necessaria, in uno dei parchi più importanti del mondo», i lavori per la costruzione dell´acquedotto a ridosso della Valle dei Platani sono ormai iniziati. «Gli scavi - fa sapere l´associazione Amici di Villa Borghese - avranno conseguenze disastrose per quei platani seicenteschi che nei secoli hanno prodotto radici sia affioranti che sotterranee e che si estendono ben oltre i tre metri che secondo l´Acea rappresentano la giusta "distanza di sicurezza" tra le tubature e gli alberi».