giovedì 23 aprile 2009

In difesa di un tesore indifeso

In difesa di un tesore indifeso
VALERIO MAGRELLI
Corriere della Sera (Roma) 23/04/2009

Per Fontana di Trevi, questi giorni primaverili hanno rappresentato un autentico calvario. Gitanti ar­rampicati sui marmi del Settecen­to, bambini che corrono all’interno del si­to, un patrimonio archeologico di inesti­mabile valore abbandonato alle invasio­ni barbariche. Non bastavano le perfor­mance artistiche: ora è venuto il turno della folla. Passati i futuristi, arrivano i tu­risti. Dopo l’acqua dipinta di rosso, sia­mo all’appropriazione fisica dell’opera, e tutto ciò sotto gli occhi indifferenti dei vigili urbani. Logico che, di fronte a que­sto scempio, la piazza sia stata definita un vero e proprio «luna park». Come è possibile che un presidio delle forze dell´ordine consenta tale assalto all’ar­ma bianca?

Le risposte al quesito sono due. La pri­ma riguarda la cronica carenza di senso dello Stato che caratterizza sia i cittadini, sia le autorità preposte a vigilare sul loro comportamento. Soltanto affidandoci a una martellante campagna di alfabetizza­zione, potremo sperare che in un lonta­no giorno gli abitanti di Roma si convin­cano del proprio interesse a proteggere le ricchezze della città. In attesa di que­sta auspicabile opera di evangelizzazione civica, non resta che tutelare i beni artisti­ci dai loro sciagurati proprietari. Ma c’è un altro punto, non meno dolente e in­quietante, che riguarda, al contrario, i no­stri ospiti. La reazione di tanti stranieri di fronte alla totale assenza di controlli nella capitale, ricorda quella di Pinoc­chio nel Paese dei Balocchi. «Ma allora è vero! Qui si può fare tutto!» Ed è così che miti giapponesi, scandi­navi severi, rigidi inglesi, russi, america­ni, possono finalmente abbandonarsi al brivido della trasgressione. Autobus sen­za biglietto, file saltate, schiamazzi, scala­te ai monumenti. Altro che «turismo ses­suale »: l’Italia offre al cliente un «turi­smo legale». Ed ecco le nuove vacanze ro­mane, vacanze dalle regole: «Prendetevi le ferie dalla legge…». Chiunque vede l’umiliazione che deriva da un simile sta­to di cose. Se non vogliamo difendere la nostra storia da noi stessi, cerchiamo al­meno di non abbandonarla al dileggio degli altri.

mercoledì 22 aprile 2009

Porta Metronia, così nasce il Parco delle Mura aureliane

Porta Metronia, così nasce il Parco delle Mura aureliane
LAURA SERLONI
DOMENICA, 12 APRILE 2009 LA REPUBBLICA - Roma

Niente più traffico, ma solo prati, panchine e sentieri

È partita la costruzione del Parco delle Mura Aureliane. Così il primo tratto che va da porta Metronia a via Numidia sarà consegnato ai cittadini subito dopo l´estate. Un´area che fino a oggi è stata abbandonata al degrado, soffocata da traffico e inquinamento, diventerà un unico grande parco. Un prato "super sorvegliato" che sarà dotato di telecamere collegate con la centrale dei vigili urbani.
Sparisce la strada di scorrimento. Conquista spazio il verde. L´asfalto sarà coperto da un tappeto erboso e il prato verrà ampliato, passando dagli attuali 26mila a 31mila metri quadrati. Resterà solo una piccola lingua di strada che correrà parallela ai palazzi sul lato opposto della cinta muraria. Un tratto che sarà dotato di parcheggi a spina e servirà solo come area di passaggio per i residenti che abitano nelle palazzine circostanti. Il resto sarà tutto verde. Un parco con aree pedonali pavimentate con basalto e sampietrini, ombreggiato dagli alti fusti degli alberi, dotato di panchine e fontanelle, di un percorso in terra battuta per lo jogging e per le biciclette e di due aree per i cani. Numerose saranno anche le piazzole di sosta attrezzate con panchine e giochi per i più piccoli.
La sicurezza è la priorità, in questo grande spazio verde che rimarrà aperto anche la notte. Ecco che allora sono previste diverse zone d´illuminazione per rendere l´area vivibile ad ogni ora e a ridosso della cinta muraria verranno installati dei punti luce orientati verso le mura per valorizzarle ancora di più. E l´obiettivo è proprio il recupero dei bastioni per renderli pienamente fruibili sia ai cittadini sia ai turisti. «Affinché non diventi luogo di ritrovo e bivacco notturno e per rendere la zona più sicura saranno installate delle telecamere - spiega Marco Corsini, assessore all´Urbanistica del Comune di Roma - Stiamo ancora perfezionando i dettagli tecnici per riuscire a collegarle con la sala operativa».
Questo è il primo stralcio da oltre due milioni di euro, affidato all´impresa Virgilio D´Ortensi. «Stiamo portando avanti i lavori a ritmo serrato, nonostante le difficoltà incontrare per il maltempo che spesso si abbatte sulla capitale - commenta il titolare della ditta di costruzione edile - Un´attenzione particolare l´abbiamo dedicata alla scelta dei materiali, così da rendere sicura e resistente nel tempo la pista ciclo-pedonale».
La riqualificazione di questo tratto delle Mura Aureliane è solo una parte di un più ampio ambito d´interventi previsti dal nuovo Piano regolatore. Il progetto, che prende il nome di "Parco Lineare Integrato delle Mura", riguarderà interventi di restauro e valorizzazione dell´intera cinta muraria della città al fine di rendere percorribili, in maniera continuata, i 19 chilometri delle Mura e di dar così vita ad un unicum, uno spazio pubblico nuovo ed unitario senza precedenti.
Nel progetto è infatti prevista la riqualificazione intorno a Castro Pretorio, per creare dei "camminamenti" verdi e pedonali che congiungano le aree delle caserme, del policlinico e della biblioteca nazionale. Si passerà, poi, alla cinta di San Lorenzo-Termini. E si finirà con il recupero delle Mura che da Trastevere salgono al Gianicolo e che, poi, scendono giù, fino a San Pietro. «Quest´anno siamo condizionati da un bilancio che ha a disposizione scarsi fondi - continua l´assessore Corsini - Solo un tratto è finanziato, quello che da via Numidia arriva a Porta Latina. È un lavoro importante sul quale sono stati investiti circa 3 milioni di euro, ma contiamo di continuare l´opera. Speriamo di riuscire a trovare soldi anche per l´area da via Giotto a via Guerrieri".

Roma anno 2.762. Luce ai Fori per il Natale della città

Roma anno 2.762. Luce ai Fori per il Natale della città
Edoardo Sassi
Corriere della Sera (Roma) 16/04/2009

C’è la banda musicale, c’è il corteo in maschera, c’è il teatro in dialetto, ci sono i bambini delle scuole, gli aiuti ai terre­motati, il concerto barocco, la strenna, la medaglia, la danza, l’esposizione della coppa di Champions League e l’omaggio a Gabriella Ferri...

Tanti, tantissimi (piccoli) eventi, per festeggiare il compleanno 2.762 della cit­tà — Natale di Roma — multi iniziativa targata Comune di Roma e presentata ie­ri nella sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini in una conferenza stampa show e un po’ inedita nella forma: con il sindaco Gianni Alemanno, due assessori (Umberto Croppi alla Cultura, e Laura Marsilio alla Scuola) e il portavoce del sindaco, Simone Turbolente, in veste di vero presentatore, in piedi e con tanto di microfono: «Ecco a voi uno dei grandi protagonisti...». Applausi a seguire, e parlano il danzatore, l’artista, la cantante (Elena Bonelli con la New Band — cui spetterà il gran finale di domenica sulla piazza del Campidoglio, ore 21, con il concerto «Roma in the world» — e che ieri era emozionatissima: «Ringrazio davvero tutti, grazie, grazie, è il massimo per la mia carriera, un’occasione così non mi si proporrà mai più»).

C’era anche il sovrintendente comuna­le Umberto Broccoli, alla conferenza stampa, che tra l’altro (essendo anche showman e autore per la radio e la tv) ha ricordato («e fatemelo dire con un po’ d’orgoglio») che tra le iniziative di que­sto Natale c’è anche lui, sul palco del Tea­tro Valle, insieme a Gigi Proietti per lo spettacolo «Romàntìca, accenti sulle sto­rie di Roma»: «Con i biglietti andati tutti esauriti, lo dico un po’ immodestamente, in sette minuti».

Nonostante i biglietti esauriti al Valle, chi vuole potrà consolarsi comunque con un programma almeno quantitativamen­te ricco e disponibile in dettaglio sui siti www.comune.roma.it e www.museiinco­muneroma. it (oltre che all’infoline 06.06.08 dalle 9 alle 21). Da segnalare, tra le manifestazioni di rilievo (per l’insieme degli eventi, gratuiti, il Comune ha stan­ziato «circa un milione di euro», per un’organizzazione e ideazione gestita in gran parte dalla società Comunicare Orga­nizzando di Alessandro Nicosia, impren­ditore e patron del Vittoriano, presente anche lui ieri alla conferenza) senz’altro l'illuminazione — parziale, per ora, come ha spiegato il sindaco, ma permanente — dei Fori: inaugurazione domenica alle 21, e a seguire (21.30 e 23) spettacolo «Ro­magnificat, dai Fori alla luce», nel solco della tradizione son et lumière e ispirato alla storia della cinematografia.

Il Natale di Roma si festeggerà domeni­ca e martedì 21 (giorno in cui si potranno visitare gratuitamente tutti i musei civici, ovvero quelli comunali). Il via domenica alle 10 con «un grande corteo storico» che fino alle 13 si svolgerà su via dei Fori Imperiali, «costituito da oltre mille perso­naggi in costume dell’antica Roma, prove­nienti da tutta Italia e da gran parte del­l’Europa ». Alle 16, banda dell’esercito in piazza del Quirinale (e alle 18 le altre ban­de — polizia, polizia penitenziaria, aero­nautica, carabinieri, finanza — in altre piazze storiche della città).

Tra gli eventi di martedì: il seminario internazionale «Da Roma alla Terza Ro­ma » nella sala Gonzaga in Campidoglio (ore 9), le celebrazioni ufficiali, dalle 10.30, in Aula Giulio Cesare (aperta al pubblico), l’incontro con le scuole sulla piazza (ore 11.30) e l’inaugurazione (ore 15) della mostra «La storia racconta il Na­tale di Roma» presso la gipsoteca del Vit­toriano. Alle 15.45 sarà inoltre inaugura­to il nuovo «camminamento» dei Fori im­periali, attraverso l’abbattimento della re­cinzione del cantiere che fino a oggi se­gnava il confine tra sovraintendenza co­munale e soprintendenza statale, in pros­simità della Basilica Emilia. In program­ma (18.30) anche l’inaugurazione della mostra «Divus Vespasianus, il Campido­glio e l’Egitto all’epoca dei Flavi» ai Musei Capitolini.

Natale di Roma Fori Imperiali illuminati

Natale di Roma Fori Imperiali illuminati
VALERIA FORGNONE
GIOVEDÌ, 16 APRILE 2009 LA REPUBBLICA - ROMA

Domenica la festa si svolgerà intorno all´area del Campidoglio. Dalle 10, oltre mille personaggi avvolti nei costumi dell´antica Roma sfileranno per le vie del centro per arrivare in via dei Fori Imperiali. Sul palco del teatro Valle, Gigi Proietti sarà protagonista di "Romàntica. Accenti sulle storie di Roma", uno spettacolo condotto da Umberto Broccoli, sovrintendente ai Beni Culturali del Comune. Nel pomeriggio, da piazza del Quirinale a San Lorenzo in Lucina, risuoneranno le note delle bande delle forze armate, mentre cinquanta lupe di carta d´argento, alle 17, riempiranno le sponde del Tevere e ponte Sisto: un omaggio dell´artista americana Kristin Jones al simbolo per eccellenza della città.
In serata la festa tornerà in piazza del Campidoglio: alle 20 Raffaele Paganini e Giuseppe Picone danzeranno intorno alla statua di Marco Aurelio con lo spettacolo "Roma chorea mundi"; e a pochi metri di distanza, sotto il Colosseo, il maestro Sergio La Stella dirigerà il concerto "Toccata & Fuga, vacanze romane".
Alle 21 si accendono le luci sui Fori Imperiali; proiezioni, musica e attori, poi, animeranno il foro di Traiano con lo show "Romagnificat - Dai Fori� la Luce". «Sarà il momento più importante di questa giornata - ha spiegato Gianni Alemanno - che segna il recupero di un´area per troppo tempo trascurata. Il Natale di Roma è un´occasione per ricordare che la città rappresenta il centro di simboli e tradizioni universali».
Seconda giornata: martedì gli studenti delle scuole riempiranno la piazza del Campidoglio, mentre nel complesso del Vittoriano sarà presentata la mostra "La storia racconta il Natale di Roma". Ma il regalo più atteso per la città arriverà alle 15.45, quando sarà inaugurato il camminamento dei Fori Imperiali (aperto al pubblico dal 2 giugno) e l´abbattimento del cantiere vicino alla basilica Emilia. La festa si chiude in Campidoglio, dove arriverà la coppa della finale di Champions League accompagnata da Michael Platini e dai giocatori della Roma e della Lazio.

Fori, l´attacco di Giro: una fogna a cielo aperto dalle chiese vicine

Fori, l´attacco di Giro: una fogna a cielo aperto dalle chiese vicine
LAURA MARI
LA REPUBBLICA 17 APRILE 2009 - ROMA


«Nel Foro romano c´era una vera e propria fogna a cielo aperto che scaricava nel Foro di Nerva le acque nere dei bagni delle chiese vicine al tempio di Antonina e Faustina e di Romolo» la denuncia è del sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro, che ieri ha effettuato un sopralluogo ai Fori. «Per risolvere il problema - ha detto Giro - abbiamo predisposto la costruzione immediata di un canale di scarico che sboccherà nella Cloaca Massima».



I lavori per la costruzione del canale di scarico sono già iniziati e la nuova fogna, collegata con la Cloaca Massima, servirà come via di spurgo per i servizi igienici delle chiese che si trovano accanto al tempio di Antonina, Faustina e Romolo.

Si tratta, in sostanza, di un primo intervento di recupero dell´area dei Fori romani. Lavori che seguono alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal soprintendente ai Beni Archeologici Angelo Bottini, che ha annunciato l´installazione di un rilevatore laser che monitorerà i micromovimenti geologici del Palatino «anche per verificare se le scosse sismiche delle scorse settimane hanno creato danni ai reperti archeologici».


Il rilevatore laser sarà installato domenica e verrà posizionato dai tecnici della Protezione civile vicino alla Curia dei Fori. L´apparecchio, dotato di uno speciale scanner, fotograferà ogni undici minuti il Palatino e sarà dunque in grado di rilevare ogni minima trasformazione, qualsiasi movimento o ogni piccolo cambiamento morfologico della struttura del Colle e dei suoi monumenti. Le immagini saranno proiettate su maxischermi visibili anche dai turisti in visita ai Fori. «Il raggio laser sarà inaugurato lunedì in occasione del Natale di Roma - ha detto il sottosegretario Francesco Giro - e i vari eventi in programma ai Fori saranno fruibili anche dalle persone disabili, poiché è stato attrezzato un percorso privo di barriere architettoniche».

martedì 7 aprile 2009

Colosseo e Pantheon esempi antisismici oggi il vero pericolo sono le case abusive

Colosseo e Pantheon esempi antisismici oggi il vero pericolo sono le case abusive
Corriere della Sera - 07 APRILE 2009

Lo scienziato Roberto De Marco, ex direttore del Servizio sismico nazionale

«Roma è vecchia, non costruita male. Certo con i condoni...»

«Il Pantheon e il Colosseo hanno sempre retto bene. Per­ché sono stati ben costruiti. Tutto qua. Col terremoto quello che preoccupa di più, in una città come Roma, sono le costru­zioni abusive. È l’abusivismo l’anello più vulnerabile. Chi sa come sono state costruite le case abusive?».

Roberto De Marco, geologo, è stato direttore del Servizio sismico nazionale, struttura di recente inglobata come com­petenze nell Protezione Civile.

De Marco spiega: «Roma non è per fortuna una realtà si­smogenetica, risente semmai della sismicità importata. Stori­camente il peggior terremoto subito da Roma è stato quello del Fucino, nel 1915, che fece in loco trentamila morti. A Ro­ma arrivò come settimo grado della scala Mercalli e riuscì a lesionare alcuni immobili, soprattutto lungo il Tevere, in quell’area alluvionale del suo alveo che costituisce la base di risposta peggiore per le scosse. Infatti più sono rigidi i terre­ni e meglio è».

Roma fuori dal sisma e dentro il sisma. Distinzione che col tempo ha superato l’antica contrappopsizione tra luoghi si­smici e luoghi non sismici, a vantaggio da alcuni anni a que­sta parte di una nuova classificazione basata invece per tutto il territorio nazionale su una griglia e un punteggio. «Adesso sismologicamente l’Italia - ricorda De Mauro - è tutta una griglia di punti. Significa che ad ogni punto corrisponde un’accelerazione del suolo. È un sistema di classificazione fondamentale per i costruttori. E qui torniamo al problema: la vera vulnerabilità è rappresentata, con una sismicità rifles­sa e importata, dallo stato di condizione delle costruzioni più improvvisate. Insomma il fai-da-te dell’abusivismo. Noi geo­logi quando sentiamo parlare di condono avvertiamo, dal no­stro punto di vista, un brivido nella schiena. Quante irregola­rità e vulnerabilità vengono sdoganate in questo modo?».

Sei mesi per riportare il Pincio all’antico

Sei mesi per riportare il Pincio all’antico
di LILLI GARRONE
07 aprile 2008, corriere della sera - ROMA

Dopo l’estate si prevede la copertura totale dell’area aperta per il parking

Il Pincio, com’era. Con la sua terrazza, i busti, gli alberi e la ghiaia. Fra po­chi mesi, subito dopo l’estate, i romani lo rive­dranno così, secondo il di­segno iniziale del Valadier e quello dei giardini perfe­zionati poi da un altro grande paesaggista france­se, Francesco Vachez. I la­vori di risistemazione per riportarlo alla situazione prima degli scavi archeolo­gici per costruire l’ormai dimenticato maxiparcheg­gio sono iniziati ieri e si concluderanno fra 6 mesi, con la copertura totale del­l’area e il ritorno alla vec­chia configurazione.

«Entro pochi mesi i cittadini romani potranno tornare a godere di uno dei luoghi più belli della città», è la promessa dell’assessore alla Cultura Umberto Croppi. «Gli studi preliminari - ha aggiunto l’assessore - e le indicazioni progettuali assicurano che i lavori verranno fatti con totale garanzia per gli aspetti statici e nel rispetto delle preesistenze archeologiche». E ieri mattina, con visione dall’interno dell’attuale cantiere, l’assessore all’Urbanistica Marco Corsini ha precisato: «L’area interessata dai lavori è divisa in due zone: la prima, non interessata da reperti, sarà ricoperta e recuperata entro un mese. La seconda - ha aggiunto - quella con i resti romani, entro sei mesi con la realizzazione di una soletta in cemento armato».

«Si tratta - ha specificato il sovrintendente capitolino Umberto Broccoli - di una scatola di metallo e cemento armato che ricoprirà i reperti mettendoli in sicurezza e rendendoli visitabili dagli archeologi e dagli studiosi. I ruderi venuti alla luce sono resti di una villa romana del primo Impero, per l’esattezza le terme della vecchia casa, che vanno in profondità per nove metri». E volgendo lo sguardo alle palme perfettamente conservate in mezzo agli scavi il sovrintendente aggiunge: «Si ritornerà alla sistemazione ottocentesca, con le palme preesistenti nel loro spazio originario, e sarà ripiantata la palma mancante».

I lavori costeranno complessivamente 7 milioni, di cui 2 milioni e mezzo per la copertura e ripavimentazione e il resto «per la presa in carico dell’opera ha spiegato Marco Corsini - che prima era sotto la responsabilità, anche finanziaria, dell'Atac». Ed è l’assessore all’Urbanistica a rivolgere anche un ringraziamento all’impresa che «ha dimostrato molta sensibilità - ha detto - La nostra sofferenza nel prendere le decisioni è stata la loro sofferenza senza mai entrare in polemica». Il delegato al centro storico nel ricordare che l’idea di pedonalizzare il Tridente non è stata abbandonata, ha promesso il ritorno di tutte le fontane. «Finalmente si chiude una pagina - ha concluso Broccoli- il fine ul­timo è ridare il Pincio ai romani».

Pincio, una teca per i reperti sulla Terrazza

Pincio, una teca per i reperti sulla Terrazza
CECILIA GENTILE
MARTEDÌ, 07 APRILE 2009 LA REPUBBLICA - Roma

Iniziati ieri i lavori. L´assessore alla Cultura Croppi: "In sei mesi cantiere chiuso"

Corsini: "Non rinunciamo al progetto di pedonalizzazione del Tridente"

Dopo sette mesi di attesa, sono partiti ieri, per concludersi fra 180 giorni, i lavori per il ripristino della terrazza del Pincio, devastata e blindata dal cantiere del parcheggio multipiano bloccato nel settembre 2008 dalla giunta Alemanno.
«Nel giro di pochi mesi i cittadini romani potranno tornare a godere di uno dei luoghi più belli della città - assicura l´assessore alla Cultura Umberto Croppi - Dopo il proficuo lavoro di verifica e progettazione svolto dagli uffici della nostra sovrintendenza, in accordo con l´Ufficio Città Storica e con la soprintendenza di Stato, entriamo adesso nella fase esecutiva che porterà in tempi rapidi alla copertura dei manufatti archeologici e al ripristino del giardino nella sua forma originale» «Il piazzale sarà restaurato come lo aveva concepito Valadier», aggiunge il sovrintendente comunale Umberto Broccoli. Due le fasi dell´intervento. La prima, che durerà un mese, prevede il rinterro delle aree non interessate dai ruderi. La seconda si concluderà in autunno inoltrato e comporterà la copertura della zona archeologica. «Una teca di cemento e acciaio custodirà i reperti - spiega Broccoli - che potranno essere visitati su richiesta ma non necessariamente saranno aperti al pubblico».
«Rinterro, copertura e finitura dei lavori - fa sapere l´assessore all´Urbanistica Marco Corsini - costeranno al Comune 2,5 milioni di euro, già stanziati in Bilancio, così come lo sono i 4,5 milioni di cui l´amministrazione si è fatta carico, relativi ai lavori già effettuati». Il delegato al Centro storico Dino Gasperini ha assicurato che nel corso dei prossimi mesi saranno riattivate anche le cinque fontane dell´area del Pincio, le cui condutture sono state chiuse nel corso dei lavori.
Alla realizzazione del parcheggio interrato del Pincio, oltre 700 posti, la giunta Veltroni aveva legato la pedonalizzazione del Tridente. L´amministrazione Alemanno ha pensato di sostituire i posti auto dell´infrastruttura soppressa con l´ampliamento del parcheggio del Galoppatoio di Villa Borghese. «La pedonalizzazione del Tridente è un intervento che va fatto progressivamente - dice Corsini - bisogna prima sviluppare tutta una serie di parcheggi ma è un progetto che non viene abbandonato e che non verrà meno per la mancanza del parcheggio del Pincio».
«Che Roma sia piena di tesori storico-artistici è risaputo - dichiara Roberto Soldà, segretario romano dell´Italia dei Valori - ma non possiamo eludere la sua espansione e il suo sviluppo. È sicuramente inevitabile che i ritrovamenti archeologici vengano valorizzati, ma è altrettanto vero che progetti mirati e importanti come quello del parcheggio del Pincio non possono essere accantonati. Resta da chiedersi dove e quando si farà al centro storico della capitale un grande parking in grado di liberare le strade dalle auto».

domenica 5 aprile 2009

Castel Sant'Angelo rinascono i giardini E l'idea del tunnel

Castel Sant'Angelo rinascono i giardini E l'idea del tunnel
04/04/2009 IL TEMPO

Inaugurato ieri il parco «protetto» da una cancellata

Alemanno «Ho un sogno, riprendere il progetto del sottopasso e realizzarlo»

Trovare in prima pagina un articolo sull'idea di Emanuele Filiberto, il ballerino di uno spettacolo televisivo di buttarsi in politica con il Pdl, mi ha fatto veramente arrabbiare.
Il tessuto produttivo nel tunnel
Damiana Verucci Il «cuore del mondo», come è stata ribattezzata ieri dal sindaco Alemanno l'area tra San Pietro e il centro storico, torna a battere. È infatti terminata la riqualificazione dei giardini di Castel Sant'Angelo grazie a un intervento dell'amministrazione capitolina pari a 480 mila euro, che ha permesso la realizzazione di una cancellata di 600 metri, la potatura di 163 lecci (ultima delle quali risaliva al 1999), la rimozione di 80 quintali di rifiuti nei locali esistenti all'interno dei bastioni e la pulizia e riattivazione di tre fontane storiche. I giardini, da tempo lasciati nell'incuria più totale e diventati ricovero dei senza fissa dimora, sono stati così restituiti ai romani e ai turisti, molti dei quali presenti anche ieri durante l'inaugurazione. Accanto al sindaco Alemanno, la prsidente del Municipio Roma XVII, Antonella De Giusti e l'assessore all'Ambiente, Fabio De Lillo che ha spiegato: «Con questo intervento un'area di pregio storico torna ai cittadini, confidando nel loro totale impegno affinché nel tempo venga mantenuta una situazione di decoro». L'intervento più complesso ha riguardato l'installazione della cancellata perimetrale alta 3,5 metri e lunga 600 realizzata con pannelli modulari in acciaio verniciato, tipologia prescritta dalla Soprintendenza per tutte le strutture posizionate nel centro storico. Per proteggere il monumento, oltre ai 12 cancelli di ingresso che rispettano il progetto originario elaborato nei primi del Novecento dall'architetto Spaccarelli, sono stati delimitati anche i Giardini del Fossato, che resteranno aperti fino alle 21 in estate e fino alle 19 e 30 in inverno. De Lillo ha poi sottolineato il ripristino di parte dell'illuminazione che non funzionava e la messa in sicurezza delle scarpate, mentre sono nei programmi ulteriori interventi di manutenzione straordinaria che prevedono la sistemazione delle murature dei bastioni e la riattivazione dell'impianto di irrigazione. Ma l'area di Castel Sant'Angelo potrebbe presto essere arricchita anche da un altro progetto «sogno» del sindaco, di cui in realtà si è già parlato una decina di anni fa ma che è stato poi archiviato. Si tratta della realizzazione di un tunnel che parte dal lungotevere all'altezza della corte di Cassazione e passando sotto la zona pedonale all'altezza di Castel Sant'Angelo raggiungerebbe via della Conciliazione ricongiungendosi all'attuale sottopasso dell'ospedale Santo Spirito. «Abbiamo intenzione di ritirare fuori i progetti per realizzare il tunnel che potrebbe liberare questa zona dal traffico – ha detto il sindaco – è un progetto difficile ma credo tecnicamente realizzabile e per questo ho dato mandato agli assessorati all'Urbanistica e alla Mobilità di effettuare studi di fattibilità in merito».

Pincio, i cantieri diventano una vetrina sugli scavi

Pincio, i cantieri diventano una vetrina sugli scavi
Fabio Rossi
Messaggero – cronaca Roma 4/4/2009

I segni dell'ex cantiere del parcheggio del Pincio, in breve, saranno soltanto un vago ricordo. Al loro posto, l'area della collina del Valadier sarà completamente restaurata. Con la possibilità di portare allo scoperto, e di valorizzare, i resti archeologici venuti alla luce durante gli scavi propedeutici per l'opera, poi cassata dall'attuale amministrazione capitolina proprio a causa del forte impatto archeologico e ambientale. L'annuncio è del sindaco Gianni Alemanno: «Da lunedì partono i cantieri al Pincio per il restauro integrale, con in più la possibilità di rendere visitabili gli scavi emersi», dice il sindaco. Una soluzione che chiude definitivamente la lunga vicenda sul Parcheggio previsto a ridosso di piazza del Popolo e del tridente . «E’ stato approvato il progetto e da lunedì cominciano i lavori per l'opera di ricopertura e di costruzione del sito archeologico - spiega Alemanno - in maniera tale che sia visitabile la parte che è emersa dagli scavi fatti al Pincio. Da lunedì parte finalmente questo cantiere: in pochi mesi dovremo riconsegnare il Pincio interamente restaurato ai cittadini». Questa riqualificazione, aggiunge il primo cittadino, «è uno sforzo di riqualificazione significativo per la nostra città e un segnale importante per recuperare il valore di uno dei monumenti patrimonio dell'umanità». Il progetto per la ricopertura del Pincio e la sua riqualificazione, precisa Alemanno, «è gestito direttamente dal Comune di Roma e dalla sovrintendenza». La realizzazione del parcheggio del Pincio è stata annullata di concerto con il ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, al termine di una querelle che ha visto forti spaccature, trasversali, nel mondo politico romano e anche nel ministero, con il sottosegretario Francesco Giro che si era pi volte espresso per la prosecuzione dei lavori. Il parking nel cuore del centro storico si farà, ma altrove. Verrà integrato l'ampliamento già previsto per il maxi-garage sotto il Galoppatoio di Villa Borghese: si aggiungerà un piano per altri 600 posti, che saranno venduti a residenti e titolari di immobili del centro. Per rendere più fruibile il parcheggio sarà migliorata la galleria che lo collega a piazza di Spagna ma soprattutto sarà realizzato un secondo tunnel sotterraneo che sbucherà a piazza del Popolo.