domenica 11 gennaio 2009

Giro: «Risaneremo l`area dei Fori»

Giro: «Risaneremo l`area dei Fori»
Corriere della Sera 06/01/2009

«Il Progetto della Casa dei Fori sarà realizzato entro e non oltre il 2011. Un anno e mezzo per restituire all`area archeologica centrale la sua bellezza e sontuosità oggi perduta a causa di un degrado scandaloso e inaccettabile». Lo afferma Francesco Giro, sottosegretario di Stato ai Beni e alle attività culturali. «Il Palatino, il Foro Romano, i Fori Imperiali, il Colosseo e la Domus Aurea e tutte le aree limitrofe e prospicienti saranno completamente ripuliti - aggiunge - gli scavi abbandonati e quelli in via di risoluzione saranno chiusi e restituiti alla soprintendenza archeologica di Roma; impalcature fati scenti e recinzioni arrugginite verranno rimosse e le aree bonificate in profondità; i monumenti saranno messi in sicurezza e tutti i luoghi e i reperti verranno resi accessibili, visibili e riconoscibili con mappe, io ultimediali, percorsi protetti e l`assistenza di guide
specializzate e autorizzate».
«La fase finale del progetto di totale risanamento e di rilancio culturale e turistico dell`area sarà la sua integrale illuminazione che vorremmo inaugurare nel Natale di Roma 2011 alla presenza delle
massime autorità dello Stato e dell`amministrazione comunale».
«Questo progetto - continua Giro - verrà però scandito da una serie di grandi eventi, vere e proprie tappe di avvicinamento alla nascita dei nuovi Fori Romani e Imperiali, come l`apertura della sontuosa e spettacolare salita che collega il Foro romano al Palatino o del sottopasso che unisce il Foro romano a quelli imperiali e infine lo smantellamento del muro divisorio che assurdamente spacca la Basilica Aemilia in due settori, uno di pertinenza statale e uno di pertinenza comunale, restituendo finalmente ad unità l`intera area, un evento simbolico che rappresenta nel modo migliore lo sforzo condiviso fra Stato e Comune nel progetto della Casa dei Fori, un`impresa che ho definito titanica dalla quale misureremo la nostra capacità di valorizzare il patrimonio culturale sul quale Roma e l`Italia tutta devono poter puntare tutte le loro possibilità di riscatto».

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