venerdì 3 dicembre 2010

"Troppi tagli, allarme monumenti a rischio Domus Aurea e Colosseo"

"Troppi tagli, allarme monumenti a rischio Domus Aurea e Colosseo"
ANNA RITA CILLIS
SABATO, 20 NOVEMBRE 2010 LA REPUBBLICA - Roma

La denuncia della Cgil dopo i crolli a Pompei e a Gela

"Per le mostre e gli eventi nei musei cittadini si passerà da 14 milioni di euro a 2,8"

È la Cgil a lanciare l´allarme: «I tagli alla cultura previsti nella Finanziaria mettono a rischio anche la manutenzione e la tutela di monumenti come il Colesseo e la Domus Aurea». Ma non solo, visto che «conti alla mano», spiega Lorenzo Mazzoli, segretario generale della Funzione Pubblica Cgil territoriale. «I milioni in meno saranno in tutto circa 11: dai 14 del 2009 ai 2,8 del 2011». E dunque, secondo la sigla confederale, la città perderà il suo «primato» e «mostre come quella di Caravaggio, la più visitata in Italia, ce le possiamo scordare».
Per la Fp Cgil, «oltre agli abbattimenti contenuti nella manovra Finanziaria c´è una generale carenza di finanziamenti nel settore della cultura che mette, quindi, a repentaglio la gestione e la cura di siti archeologici delicati di cui la Capitale è ricca oltre alla sopravvivenza di importanti istituti di cultura e ricerca come il museo Tasso e l´accademia di San Luca». Poi il numero uno della Fp Cgil di Roma e Lazio lancia un appello alle istituzioni «per scongiurare questo pericolo» e per chiedere «un passo indietro rispetto alla legge 122» contenuta nella manovra estiva. Tutte sforbiciate «che producono crolli», dice Mazzoli: da quelli occupazionali sino ai ricavi. Visto che il comparto si vedrà «diminuire dell´80% i fondi», così facendo «si mette in crisi un´economia strettamente collegata a un patrimonio che potrebbe scomparire», aggiunge il sindacalista.
E dietro lo slogan "Costruiamo cultura", che racchiude anche una raccolta firme per «fermare l´esecutivo», il sindacato lancia un invito ai «cittadini affinché si rendano conto del pericolo che corre la Capitale» e una provocazione: «Ci opporremo in tutti i modi alla scure del governo. Non è esclusa una mobilitazione dei lavoratori dei musei: si tratterebbe di una paralisi temporanea che servirebbe a scongiurare quella permanente», avverte Lorenzo Mazzoli.
Siti archeologici, mostre, eventi a Roma «producono e potrebbe produrre ulteriormente sviluppo e occupazione», dice il segretario e snocciola dati al riguardo: «Nel primo semestre 2010 i visitatori nei musei statali sono cresciuti del 32% rispetto al 2009, e in quelli civici del 45%: è un aumento di ingressi che descrive l´interesse del pubblico per i siti archeologici più noti, come il Colosseo e il Foro Romano, ma anche per i nuovi poli del contemporaneo del Macro Reggio Emilia e del Macro Pelanda».
E la raccolta firme per la petizione prosegue: stasera, per la Notte dei musei in musica, il sindacato sarà davanti alle gallerie per informare i cittadini degli effetti dei tagli.

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