sabato 2 maggio 2009

Via del sale e ville romane per il futuro del turismo

Via del sale e ville romane per il futuro del turismo
Carlotta De Leo
Corriere della Sera (Roma) 30/04/2009

Setacciare il territorio per selezionare migliori progetti culturali. Con un'affollata riunione pubbli­ca, ieri la Regione Lazio ha aperto la caccia agli in­terventi di valorizzazione e promozione che, nei prossimi sette anni, riguarderanno i cinque «at­trattori culturali»: le ville romane di Tivoli, il Parco archeologico di Vulci (Viterbo), le Mura poligonali nel Frusinate, l´Abbazia di Fossanova (Latina), le vie del Sale nella Sabina.

Per ripartire i 35 milioni del Fondo europeo per lo sviluppo regionale, sono in programma altre cinque audizioni pubbliche. «Eviteremo i bandi di gara - spiega Giulia Rodano, assessore regionale alla Cultura - perchè vogliamo una procedura con­divisa con enti locali e aziende private. Entro l’esta­te emergeranno progetti precisi, valutati in base al­la capacità di aggregare più comuni e imprese, di sfruttare le nuove tecnologie e di creare sinergie. I fondi europei rappresentano l'opportunità per tra­sformare i beni del Lazio in infrastrutture culturali capaci di offrire, in un periodo di crisi, competiti­và e occupazione a tutto il sistema».

La durata dei vari progetti dipenderà dagli inter­venti previsti. In alcuni casi, infatti, sarà necessa­rio anche il restauro del bene artistico. «Cerchere­mo di coinvolgere i privati - aggiunge la Rodano ­utilizzando il project financing. Si tratta di una sfi­da lanciata al mondo delle piccole e medie impre­se: deve essere chiaro che valorizzando il territorio si rilancia l'economia». Ne è convinto anche l’as­sessore Claudio Mancini, assessore regionale al tu­rismo: «La crisi scoraggia i viaggi intercontinenta­li. Dobbiamo puntare sul turismo nazionale ed eu­ropeo con un'offerta basata sulla cultura. Solo così riusciremo a estendere su tutto il Lazio la forza at­trattiva di Roma».

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