domenica 15 marzo 2009

Mobilitazione per il Colosseo "Caos e incuria, allarme vero"

Mobilitazione per il Colosseo "Caos e incuria, allarme vero"
DOMENICA, 15 MARZO 2009 LA REPUBBLICA

Il supermanager Resca: decenni di degrado. Bottini: pochi fondi

Allarme Colosseo. Incuria, file interminabili ai metal detector, supporti didattici inesistenti, scavi, transenne, visitatori che vagano smarriti tra le rovine del monumento più famoso dell´antichità, inseguiti da finti gladiatori e imbonitori di ogni tipo. Dopo l´allarme lanciato ieri da "Repubblica" con l´inchiesta di Luca Villoresi, un vero Sos sullo stato di degrado dell´Anfiteatro Flavio, visitato ogni anno da 5 milioni e 700mila visitatori che pagano 12 euro a biglietto, si mobilita il mondo dell´arte. A cominciare da Mario Resca, il supermanager per le politiche museali nominato di recente dal ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi. Resca dice di condividere «il quadro desolante descritto da Repubblica, frutto di decenni di incuria e di incomprensioni tra le varie istituzioni da cui dipende la tutela e la valorizzazione del simbolo di Roma». Resca sottolinea la necessità di migliorare «i servizi aggiuntivi», ma fa notare che la crescita dei visitatori, «fa ben sperare per il futuro». «Diventa quindi imprescindibile per la valorizzazione del nostro patrimonio culturale una strategia più decisa a favore di quei turisti che visitano i nostri siti archeologici, i nostri musei e le nostre biblioteche». E tra le necessità, Resca indica una riforma fiscale «che incentivi i contributi dei privati alla cultura».
Replica all´inchiesta di Repubblica anche il soprintendente archeologico di Roma Angelo Bottini, affermando che i problemi sono dovuti in parte alla (endemica) carenza di fondi e in parte a difficoltà gestionali. «Certo, con dieci milioni di euro l´anno potremmo mettere a posto l´intero sistema Colosseo-Palatino-Fori imperiali», dice Bottini, ricordando che i metal detector che allungano le file di accesso al Colosseo, sono stati imposti da una direttiva del prefetto subito dopo gli attentati di Londra, nel 2006. Quanto ai 12 euro del biglietto, si difende il soprintendente, «sono meno di quello che costano i musei vaticani e permettono la visita all´intero enorme complesso archeologico». Qualche segno di miglioramento dovrebbe comunque arrivare a breve. Già con la mostra sul Bimillenario dei Flavi saranno installati i primi pannelli esplicativi e nuovi servizi igienici.

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