domenica 25 ottobre 2009

Italia Nostra contro l´assessore "I vincoli dell´Agro tutelano la città"

Italia Nostra contro l´assessore "I vincoli dell´Agro tutelano la città"
SARA GRATTOGGI
MERCOLEDÌ, 21 OTTOBRE 2009 LA REPUBBLICA - Roma

E il Wwf denuncia l´edificabilità della Tenuta La Perna: "Ennesima lottizzazione"

Corsini replica: "Il piano regolatore non può essere blindato dall´esterno"

L´agro romano di nuovo al centro delle polemiche. Italia Nostra attacca l´assessore comunale all´urbanistica Marco Corsini, che - commentando la mozione del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici che auspicava l´«estensione» della tutela ad altre aree, oltre a quella già vincolata tra la Laurentina e l´Ardeatina - aveva paventato il rischio di un «accerchiamento» della città.
«Dire che salvaguardare l´Agro romano comporta dei "pericoli" e che le zone di Roma Nord e dell´Aurelia sono "prese di mira" dai quattro nuovi possibili vincoli è paradossale» commenta Mirella Belvisi, consigliere della sezione romana di Italia Nostra. Associazione che, in una nota, si chiede: «Il linguaggio militare di Corsini dimostra che è un buon soldato. Ora ci piacerebbe sapere da lui per chi combatte». Pronta la risposta dell´assessore, che assicura di combattere «per gli interessi di Roma»: «Bisogna coniugare le esigenze paesaggistiche con quelle dello sviluppo. La pianificazione ordinaria spetta solo alla città e non può essere blindata dall´esterno».
Intanto, il Wwf si scaglia contro l´approvazione della variante al piano regolatore che lunedì ha trasformato la località Tenuta La Perna, a Tor de´ Cenci, in area edificabile: «È inammissibile che, mentre il Consiglio Superiore dei Beni Culturali ha chiesto con una mozione al ministro Bondi di apporre vincoli statali storico-paesaggistici a tutela dell´Agro romano, il Consiglio comunale approvi l´ennesima lottizzazione su quello stesso territorio». «L´area doveva far parte del parco di Decima-Malafede - rilancia Belvisi - come anni fa aveva chiesto l´ente regionale RomaNatura e come era stato riconosciuto dal piano regolatore del 2008». «Quello fu un colpo di mano dell´ultimo minuto - ribatte Corsini - al momento dell´adozione del Prg, nel 2003, quell´area doveva essere edificabile. Cambiarne la destinazione d´uso al momento dell´approvazione fu un´ingiustizia».

Nessun commento: