mercoledì 19 agosto 2009

L´Economist: "Altro che parchi a tema Roma pensi di più ai monumenti"

L´Economist: "Altro che parchi a tema Roma pensi di più ai monumenti"
ALESSANDRA PAOLINI
MERCOLEDÌ, 19 AGOSTO 2009 LA REPUBBLICA - Roma

«Altro che Parco coi gladiatori, per far tornare i turisti a Roma bisogna puntare su Colosseo e Musei Vaticani». La "tirata d´orecchie" per la giunta arriva dall´Economist. "Nuvole sul mediterraneo" titola il settimanale inglese che analizza la crisi del turismo.


L´ Economist parla del calo del turismo in Italia nell´ultimo anno dell´11,5% e della diminuzione del 15% del fatturato per le 270mila aziende del settore. Un risultato che Barnabò Bocca presidente di Federalberghi definisce senza troppi eufemismi «una debacle».

Il giornale d´Oltremanica si sofferma poi sui grandiosi nuovi progetti del Campidoglio, chiamando in causa l´assessore capitolino al Turismo e vice sindaco Mauro Cutrufo che, si legge, «ha in mente porti come a Montecarlo, campi da golf come quelli spagnoli, parchi a tema per rivaleggiare con Disneyland». Ma, il giornalista avverte: la mossa può rivelarsi sbagliata: «Difficilmente infatti i turisti abbandoneranno Topolino a favore di un parco sulla romanità. Gli stranieri vorranno sempre visitare il Colosseo e i Musei vaticani».

Il vice sindaco non si scompone.
Anzi dice di non trovare nulla di offensivo nell´articolo e che se l´Economist non condivide la scelta di un Parco dei divertimenti, è un problema suo.
«Anche perché - spiega - i musei Capitolini e San Pietro sono i fiori all´occhiello del nostro turismo che è in risalita con un punto percentuale in più, rispetto a luglio 2008. Ciò a cui stiamo lavorando sono però "i turismi". Il parco rientra in questa seconda tipologia».

Ricorda perciò come Disneyland attiri ogni anno 15 milioni e passa di visitatori, con un fatturato da quasi un miliardo e mezzo di euro. «Ecco, quello di Roma secondo stima fatte da cinque tra i più grandi istituti di ricerca - continua Cutrufo - sarà visitato da 10 milioni di persone. E la competizione con Parigi, non c´entra».


Per quanto riguarda i porti, «non sono progetti ma realtà». Come la posa della prima pietra ad ottobre del nuovo porto di Fiumicino che nel giro di due anni porterà 1.445 nuovi posti barca che andranno ad aggiungersi agli 870 di Ostia e ai 3mila di Darsena e Fiumara.

Anche sul golf l´assessore si sente in una botte di ferro: «Abbiamo già messo la firma sul "Golf district", circuito a cui hanno aderito già 30 campi. Un´opportunità ghiotta per il Campidoglio: nel mondo ci sono oltre 70 milioni di golfisti che, in termini economici, fruttano 40 miliardi di dollari. E la località della vacanza, in un terzo dei casi, si sceglie perché oltre ai monumenti o le spiagge ci sono "green" e "golf car" nei paraggi.

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